Con il Maestro padovano, di cui tra l’altro quest’anno ricorre il centenario della nascita, il periodo di formazione durerà ininterrottamente per due anni e sarà proprio Tono Zancanaro a recensire la prima mostra personale di Navarrini, invitato dalla Commissione dell’Accademia dei Concordi di Rovigo per meriti artistici, scrivendo tra l’altro in catalogo:
“Ai tanti uccelli del malaugurio sul mondo, sulla civiltà e l’uomo, che sarebbero in crisi (una crisi catastrofica, naturalmente!), ecco che ancora un giovane artista risponde, affermando, semmai, che in crisi sono i nostri mai abbastanza suddetti uccelli del malaugurio.
E che l’uomo, la vita e la civiltà, sono più che mai vivi”
Contemporaneamente alla formazione artistica il giovane Navarrini porta avanti anche la formazione sportiva diventando più volte campione d’Italia di rugby con la squadra rodigina negli anni contrassegnati dal mitico “Maci” Battaglini.
La lezione di Tono Zancanaro lascerà un segno significativo nello sviluppo artistico di Giancarlo Navarrini, che proprio grazie a questi insegnamenti ha potuto rapidamente trovare un suo personale percorso espressivo, rivolto con particolare efficacia alla poesia del quotidiano.
L’espressività di Navarrini è stata ulteriormente segnata da episodi legati alla sua vita sentimentale, quando in anni difficili fece la scelta di seguire la sua Dama Bianca, ponendosi ai limiti della società del tempo. Le opere di questo periodo risentono fortemente del clima di emarginazione sociale, esprimendosi inizialmente in una rivolta sociale, successivamente rielaborata.
Particolarmente significative da questo punto di vista, sia come contenuto che come qualità pittorica, il ciclo dedicato al mondo della Chiesa, dove prelati e cardinali sono visti nella pienezza della loro funzione rappresentata dall’abito, ma l’espressione del volto e gli atteggiamenti del corpo ne svelano i reconditi pensieri.
L’attività artistica di Navarrini prosegue parallelamente nel campo pittorico ed in quello dei fumetti: disegna non solo la serie di Paperinik per la Mondadori ma anche tutta una serie di pubblicazioni sia dedicate alla pedagogia che all’educazione e di ispirazione che religiosa, notevole soprattutto la serie dedicata a Padre Pio.
Oggi Giancarlo Navarrini è giunto alla completa maturazione del suo percorso artistico, con pienezza tecnica ed espressiva, e le sue opere, come evidenziato dal titolo che ha voluto dare alla rassegna, tendono al mondo dei ricordi e dei sogni: ultimo traguardo.
“Come tutto ciò che vale, Giancarlo Navarrini avanza con passo leggero. Ha il dono di scivolare tra le cose e la loro rappresentazione, tra le immagini, all’interno del plasticismo delle figure. Con la sensibilità sviante della memoria, usa la sua libertà di pittore per lasciar regnare il rapporto con il non-visibile, sul filo della reminescenza”
1968 - Personale Accademia dei Concordi - Rovigo
1968 - Personale Galleria “Il Riccio” - Venezia
1969 - Personale Galleria “Diamanri” - Ferrara
1970 - Personale Galleria “Etruria” - Adria
1973 - Personale Galleria “Roda” - Rovigo
1974 - Concorso Premio “ I Dogi” - Treviso (2° Classificato premio acuisto)
1975 - Personale Galleria “Garofalo” - Rovigo
1976 - Personale Galleria “Aprem” - Pescara
1977 - Personale incontro civile maestranze dell’ENEL - Rovigo
1978 - Personale Galleria “Centro Culturale d’Arte” - Ortona
1978 - Personale Galleria “Il Pennellaccio” - Cagliari
1978 - Collettiva Galleria “Alexandra” con Brindisi, Cascella, Fiume, Greco, Omiccioli, Purificato, Sassu, Schifano, Treccani
1979 - Personale Galleria “ Lo Scoglio” - Portovenere (SP)
2003 - Personale Centro di Informazione e Documentazione Visive del Comune di Rovigo “Pescheria Nuova”
Presente nelle più recenti pubblicazioni sull’arte, sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero, in particolare in Francia, Germania e Svizzera per l’Europa, a Rio de Janeiro per il Sud America ed a Sidney per l’Australia.