Circe era una maga con molti e straordinari poteri che viveva sull’isola di Eea, più tardi identificata da alcuni autori con capo Circeo sulla costa occidentale dell’Italia. Trasformava i suoi nemici e tutti quelli che la offendevano in animali.

Omero la chiama dea e descrive la sua dimora a Eea, isola dell’Alba, come un bellissimo palazzo che si eregeva nel mezzo di un fitto bosco; tutt’intorno alla casa leoni e lupi, vittime delle arti magiche di Circe, terrorizzavano i visitatori. La Circe omerica è ricca del fascino delle ambiguità: dea tremenda, donna dalla voce limpida, maga dai molti farmaci.

Circe rappresenta la donna che vuole sfruttare la carica erotica di cui è consapevole come arma di rivalsa per schiavizzarlo, ed in questa veste è raffigurata da Tono, avvicinandola ai disegni erotici